Dal 2013 l’omologozione dei camion dovrà seguire la normativa europea sulle emissioni “Euro 6”, e dall’anno successivo, 2014, anche l’immatricolazione dovrà adeguarvisi.
Il passaggio all’Euro 6 vedrà un abbattimento notevole degli scarichi nocivi: il limite del particolato, PM, passerà da 2 a 0,4 g/kwh, mentre gli ossidi di azoto e loro miscele, NOx, saranno dimezzati passando da 0,02 a 0,01 g/kwh.Alcune case costruttrici stanno già presentando le soluzioni tecniche che equipaggeranno la nuova generazione di autocarri, nella maggior parte dei casi andando a perfezionare le tecnologie già introdotte con il passaggio all’Euro 4, vale a dire SCR (Selective Catalytic Reduction) e EGR (Exshaust Gas Recycling), e che con l’Euro 6 saranno adottate, in diverse combinazioni e soluzioni, da tutti i produttori di camion, e a cui probabilmente andrà ad aggiungersi il filtro antiparticolato.
Mercedes, che ha già presentato il motore OM 471 che equipaggerà il nuovo Actros, è sicuramente l’azienda costruttrice più preparata al cambiamento, un motore V6 da 12,8 litri che sostituirà l’attuale gamma di motori Mercedes, compreso il V8 che sarà abbandonato. L’abbinamento di SCR e EGR sarà supportato da catalizzatore ossidante, filtro antiparticolato e dispositivo per l’eliminazione dell’ammoniaca in eccesso. Mercedes assicura anche un risparmio di carburante compreso tra 3 e 7%, rispetto al modello Euro 5.
Scania, non da meno, ha presentato il nuovo V6 per le serie R e G, proponendo anch’essa una combinazione delle soluzioni già messe in campo da Mercedes. Per quanto concerne il V8, Scania, unica casa a fornire questa motorizzazione sui suoi autocarri, ha dichiarato di essere al lavoro per aggiornarlo alla nuova normativa, ma a causa della complessità dell’operazione, il V8 non è ancora disponibile.
Iveco ha scelto di non adottare l’EGR, proponendo la tecnologia “SCR only“, caratterizzata da sistemi ottimizzati di combustione e di post-trattamento dei gas di scarico, brevettata da Fiat Powertrain Industrial e che consentirà di ottenere un’efficienza di conversione delle emissioni di NOx estremamente elevata, pari al 95%. Una soluzione che con il solo aiuto di filtro antiparticolato e catalizzatore, intende abbattere notevolmente pesi, ingombri e consumi; dubbi permangono sul consumo di Adblue, l’additivo a base di urea che è alla base del funzionamento della tecnologia SCR.
Più attardate le altre case – DAF, MAN, Volvo e Renault – le cui proposte saranno quasi certamente orientate alla combinazione di SCR e EGR e saranno dispobili nel corso di quest’anno o, al più tardi, con l’inizio del 2013.
Ricordiamo che non è solo la tecnologia a mantenere basso il livello delle emissioni e dei consumi: la manutenzione, soprattutto quando affiancata da uno stile di guida ecosostenibile e dal controllo periodico dei pneumatici (preferibilmente ricostruiti), è fondamentale in questo senso e garantisce una sostanziale riduzione dei consumi.
fonte: pneurama.com