Quanto costa la sicurezza tecnologia per ridurre gli incidenti? E quanto conta la bravura degli autisti? Officine BPM, azienda leder nella produzione di allestimenti per camion, tir e mezzi pesanti vi racconta come si muovono le case produttrici verso la strada della massima sicurezza.
Chi guida lo sa bene: la sicurezza non è qualcosa di opzionale e ogni novità tecnologica, attiva o passiva, che sia in grado di ridurre il rischio di incidenti e danni al veicolo e al conducente sono da guardare con grande attenzione. In questo campo i passi in avanti si fanno in continuazione: dai nuovi air bag laterali a tendina delle cabine Scania Next Generation al cappellino contro i colpi di sonno. Ma quali sono i dispositivi che hanno suscitato più attenzione negli ultimi mesi, e soprattutto: in questa travolgente ondata di tecnologia, quanto contano ancora gli autisti e quali sono le tendenze delle flotte?
Paliamo innanzitutto delle frenate di emergenza e della tecnologia sviluppata a riguardo…
A sviluppare questa tecnologia sono due delle case produttrici di veicoli pesanti più importanti: Mercedes-Benz che ha sviluppato l’ABA4 (Active Brake Assist) e Volvo che ha risposto con la tecnologia AEB (Automatic Emergency Braking). Parliamo del primo, l’assistente attivo alla frenata di Mercedes, premiato come “Migliore innovazione del 2017” nel corso dei prestigiosi Commercial Fleet Awards inglesi. La motivazione? L’ABA4 è stato sviluppato per essere efficiente in particolare nei tessuti urbani più trafficati in modo da tutelare pedoni e ciclisti, soprattutto se accoppiato con l’assistente alla svolta, che non interviene direttamente sull’impianto frenante ma che copre gli angoli ciechi e avvisa il conducente delle possibili situazioni di pericolo, in tempo utile per evitare incidenti. Importante, nell’attribuzione del premio, non solo la sicurezza nei confronti dei pedoni, ma anche il risparmio economico sui premi di assicurazione. Un aspetto non marginale nell’economia di una grande azienda.
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