Nonostante gravi intorno alla ripresa economica e alla transizione verde, la legge di Bilancio 2022 prevede poco per il settore dell’autotrasporto merci.
In entrambi gli obiettivi, il settore ha un ruolo determinante e dunque l’aspettativa era quella di massicci interventi per accompagnare la transizione ecologica del parco camion. I contributi della legge di Bilancio 2022 prevendono finanziamenti per la strategia della mobilità sostenibile con 2 miliardi in 12 anni, ma riguardano solo i mezzi per l’autotrasporto, con interventi previsti per piste ciclabili e treni a idrogeno.
I contributi della legge di Bilancio 2022 per il settore degli autotrasporti
Il settore può però usufruire di una serie di misure dedicate alle piccole e medie imprese, attraverso il rifinanziamento della Nuova Sabatini con uno stanziamento di 900 milioni. Non è stata accolta, nonostante le pressioni delle associazioni, l’estensione del credito d’imposta 4.0 ai veicoli per dotarli di strumenti di interconnessione con sistemi di gestione digitale delle imprese.
Nel credito di imposta 4.0, le agevolazioni a cui si potrà far ricorso per investimenti riguardanti i beni strumentali realizzati dal 2023 al 2025 sono tutte riviste al ribasso. Per usufruire del beneficio, le imprese sono tenute al pieno rispetto delle normative di sicurezza nei luoghi di lavoro e al corretto adempimento degli obblighi contributivi e assistenziali.
Il Fondo per la strategia di mobilità sostenibile della legge di Bilancio 2022 prevede 2 miliardi di euro per il periodo 2023-2034, stanziato per combattere il cambiamento climatico e per raggiungere gli obiettivi del programma europeo Fit for 55, cioè un taglio del 55% delle emissioni di gas serra rispetto al 1990 ed emissioni zero entro il 2050. Per quanto riguarda il trasporto delle merci, la destinazione punterà allo sviluppo intermodale su ferro, all’adozione di carburanti alternativi per navi e aerei e al rinnovo dei mezzi per l’autotrasporto.
La proroga del Fondo automotive viene finanziata on un milione di euro per tutto il 2022. Tale Fondo riguarda la riqualificazione elettrica dei veicoli merci fino a 3,5 tonnellate. Un contributo pari al 60% del costo della trasformazione per un massimo di 3.500 euro, e delle spese relative:
- all’imposta di bollo per l’iscrizione al pubblico registro automobilistico;
- all’imposta di bollo;
- all’imposta provinciale di transizione.
Il rifinanziamento della Nuova Sabatini è previsto per il periodo 2022-2027 e mantiene le stesse modalità. Il contributo sosterrà l’acquisto o il leasing di beni materiali o immateriali, come macchinari, impianti, beni strutturali d’impresa, attrezzature nuove di fabbrica, hardware, software e tecnologie digitali. Gli incentivi sono così ripartiti:
- 240 milioni per ciascuno degli anni 2022 e 2023;
- 120 milioni per gli anni 2024, 2025, 2026;
- 60 milioni per il 2027.
Il Fondo di garanzia è stato prorogato fino al 30 giugno, ma la copertura dei finanziamenti fino a 30 milioni passa dal 90 all’80% e per ottenere le garanzie bisognerà versare al Fondo una commissione a partire dal 1° aprile 2022. Dal 1° luglio, cessata la disciplina straordinaria, l’importo massimo per ogni singola impresa sarà di 5 milioni di euro.
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