Presentati al pubblico l’11 giugno, i nuovi mezzi di Renault Trucks fanno già parlare molto. I motivi sono vari, a partire dalla politica aziendale di rilancio intrapresa dalla casa francese: in un periodo storico in cui le vendite di veicoli industriali ristagnano come non mai, Renault rivede tutta la sua produzione, con nuove soluzioni estetiche e un deciso taglio ai consumi.
Le Gamme della casa con la losanga sono ora 4: la Gamma T, che accorpa e soppianta Premium e Magnum, sebbene con 4 diverse versioni; la Gamma K, per i cantieri estremi (ex Kerax), con una spiccata personalità e probabilmente anche quella a cui ha maggiormente giovato il rinnovamento generale; la Gamma C, per costruzioni (ex Premium Lander), molto simile nelle linee alla Gamma K; la Gamma D, per la distribuzione (ex Midlum e Premium Distribuzione), la gamma meno rivista nonostante in programma ci sia già una nuova versione con cabina da 2 metri sviluppata in collaborazione con Nissan.
La rivoluzione Renault non è ovviamente solo estetica o dei nomi della produzione, ma a pochi mesi dall’Euro 6, ora obbligatoria per ogni nuovo mezzo messo sul mercato, coinvolge chiaramente anche i propulsori, che, in particolare gli 11 e 13 litri, valorizza in particolar modo il sistema SCR e non ricorrendo all’EGR per raffreddare i gas di scarico, i quali sono reimmessi nel collettore di aspirazione per mantenere elevate le temperature d’esercizio. In aggiunta, filtro antiparticolato e catalizzatore d’ossidazione.
L’11 litri, che rimane common rail, è disponibile nelle versioni da 460, 430 e 380 CV, mentre il 13 litri che ora si avvale di iniettori a pompa a controllo elettronico, è disponibile nelle versioni da 520, 480 e 440 CV. Infine ci sono poi i DTi5 da 240 o 210 CV, il DTi8 da 320 o 250 CV e il prossimo DTi3 da 180 o 150 CV.
Tutti questi cambiamenti hanno portato anche ad una lievitazione del prezzo di questi mezzi, che, sebbene non sia ancora dato sapere con precisione, è stimata intorno ad un 15-18%. Va però detto che l’evoluzione prospetta veicoli completamente rinnovati in motorizzazioni, componenti, cabine e logiche costruttive. Soluzioni che hanno permesso un ulteriore abbattimento dei consumi attestato al 5%. Ciò è sicuramente dovuto sia al design trapezoidale della cabina, all’inclinazione maggiore del parabrezza, all’inserimento di un software di comando elettronico per il cambio Optidriver (automatizzato) e ad una serie di accorgimenti che permettono di disinserire automaticamente alcuni componenti quando non utilizzati (clima, pompa sterzo, compressore aria).
La nuova linea di camion Renault ha destato reazioni opposte, ma come accade sempre quando l’innovazione è forte: c’è a chi proprio non piacciono esteticamente, altri invece entusiasti delle nuove scelte, sebbene gli esperti li promuovano alla grande, sia per il carattere deciso e univoco, sia per il significativo passo in avanti per quanto concerne tecnologie e innovazioni.